L’intelligenza artificiale (IA) potrebbe aiutare a identificare più rapidamente le donne in
menopausa che hanno problemi di memoria o cognizione.
Secondo uno studio pubblicato su Menopause, infatti, l’IA ha evidenziato, in modo efficace,
le donne con grave declino cognitivo soggettivo (SCD).
Secondo i ricercatori, dunque, l’uso dell’IA potrebbe aprire le porte a una migliore
gestione della salute del cervello nelle donne in menopausa.
Per lo studio, il team ha reclutato circa 1.300 infermiere nella fase di transizione verso la
menopausa. Il SCD è stato misurato utilizzando un questionario.
Il team ha addestrato, poi, un programma di IA per cercare la SCD confrontando i risultati
del questionario con altri dati di tre quarti delle infermiere, comprese informazioni su
salute, vita lavorativa, sintomi mestruali, e della menopausa, salute mentale e fattori
dello stile di vita come sonno ed esercizio fisico. In ultimo i ricercatori hanno testato l’IA
sul restante quarto delle infermiere per vedere se poteva rilevare accuratamente la SCD.
I risultati hanno mostrato che l’IA può identificare efficacemente le donne con SCD grave.
Il modello ha anche rilevato fattori specifici che hanno maggiori probabilità di influenzare
il rischio di SCD grave di una donna, come sintomi della menopausa, fase di transizione,
stato socioeconomico, sonno soddisfacente ed emozioni positive.
Nel complesso, i sintomi della menopausa hanno avuto maggiore impatto sulle capacità
cerebrali. Nelle fasi iniziali, i sintomi lievi non sarebbero associati in modo significativo
alla cognizione, ma man mano che i sintomi diventano più intensi, in particolare con
vampate di calore frequenti o gravi, sbalzi d’umore e disturbi del sonno, il rischio di
declino cognitivo aumenta notevolmente.
Inoltre, le donne con più emozioni positive hanno avuto un declino cognitivo inferiore.
Da questo si evince la necessità di consultare il ginecologo per la terapia ormonale
sostitutiva (quando è possibile eseguirla)
Menopause (2025)